In qualsiasi ambiente ci sono pareti che sono nascoste ed aspettano solo di essere scoperte.

Oggi l’Interior Design considera la carta da parati calda e suggestiva e la qualità e la resistenza dipendono dai grammi e dal materiale di finitura. Per esempio:
  • La finitura “a Canvas”, da 240 grammi, si lava con una spugnetta non abrasiva e acqua calda, in caso di macchie. Lo strato superiore è glossy, in vinile, il che la rende più resistente delle altre
  • La finitura “a sabbia” ha le stesse caratteristiche tecniche della precedente, ma un effetto estetico più naturale
  • La “carta antica” è da 145 grammi, quindi più sottile. Ha un aspetto vintage, superficie opaca che restituisce bene i colori brillanti. Si può pulire come le precedenti, senza però strofinarla troppo, perché lo strato superficiale è in cellulosa
  • La “carta liscia” è da 160 grammi, composta da uno strato di TNT (Tessuto Non Tessuto) e uno di cellulosa. La finitura dà un aspetto liscio ed opaco. La pulizia però va fatta con delicatezza
  • La “carta Tela” è da 145 grammi, e risulta molto soffice al tatto, opaca. Lo strato superficiale è di cellulosa, quindi la pulizia dipende dal tipo di macchia
  • La carta da parati in fibra di vetro è da 130 grammi. Ottima per una scelta ecologica, perché completamente riciclabile. E’ opaca, facilmente lavabile e si può applicare in luoghi pubblici perché resiste al fuoco.